Cenni Storici


Generalmente si ritiene che Gorla Minore derivi il suo nome dal corso del fiume Olona

Quando i soldati romani che si trasformano in coloni, si insediano nel nostro territorio, danno un nome al
mucchietto di capanne che è sorto sulla riva sinistra del fiume, traducendo forse un vocabolo ligure-celtizzato di analogo significato. Il fiume, infatti, descrive tra Cairate ed Olgiate due anse, la più ampia a nord ”gurgula maior”, la più stretta, quasi in linea con il nostro paese ”gurgula minor”, per cui Gorla sarebbe una volgarizzazione ed una contrazione di “gurgula”, gorgo, seno, con l’aggettivo minore per il motivo suddetto.

L’origine di Prospiano è più incerta: sotto la dominazione romana, probabilmente il “locus”era abitato da un autorevole signore detto Principius,da cui Principianus, il luogo o le terre di Principius. Da “principiano” a “precepiano”e quindi a Prospiano il passaggio fu questione di tempo e di modifiche del vecchio idioma romano. C’è chi considera “precepiano” come nome composto dal verbo latino “praecedo”nel senso di “stare prima”, precedere; la località è posta prima dell’inizio della pianura, sul limite estremo della Valle Olona e dei terrazzamenti del fiume.


Verso il 2000 a.C. gli uomini appaiono nella nostra zona, anche se di loro insediamenti non c’è traccia a Gorla, ma se ne trovano numerose sulle rive del lago di Varese e nella lagozza di Besnate: probabile che questi “neolitici” possano aver soggiornato anche nei nostri paraggi.
Intorno al 500 a.C. appaiono numerosi insediamenti rurali, ma l’isolamento della posizione della Valle Olona ha protetto i nostri villaggi dall’influenza dei Galli quando arrivano al nord, mantenendo abitudini e caratteristiche linguistiche liguri non altrettanto avvertibili in altri centri a noi vicini.
Certa è la presenza romana a Gorla Minore, testimoniata dal ritrovamento di numerose tombe in località “costa”, sulla destra dell’attuale via Rotondi, nel 1951, durante i lavori di costruzione di alcune villette, nonché di un’ara votiva dedicata a Diana,attribuibile al I°secolo a.C., trovata in una vigna a nord dell’abitato ed ora al Museo di Legnano.
Nel 1905, a Prospiano,si scopre un pavimento appartenente a una casa romana, composto di  mattoni grandi, dello spessore di cm.6.
Nel 476 d.C. finisce l‘impero romano d’Occidente e per un trentennio i Goti dominano tra l’ Adda e il Ticino; dopo rivolte, repressioni, carestie e pestilenze, la religione cristiana, con il suo messaggio di amore, si espande. Ma quando questo avviene nella nostra zona, è incerto, mancando precise fonti documentarie. Si devono perciò prospettare delle ipotesi come quella che attribuisce a san Barnaba, discepolo e compagno di San Paolo, la fondazione della chiesa milanese e la penetrazione del cristianesimo nella città di Milano.
Con Sant’Ambrogio l’opera di sviluppo del cristianesimo arriva anche nelle zone rurali. Fra il V e VI secolo nascono le Pievi: l’istituzione della pieve di Olgiate è collocata fra la fine del secolo VI e l’ inizio del VII: è suggestivo pensare che i cristiani provenienti dalle città, come i soldati cristiani appartenenti alle legioni di Roma, abbiano portato il dono della fede, chiamando quali intercessori i Santi Martiri milanesi Nazaro e Celso, l’arcidiacono romano S. Lorenzo e il Martire spagnolo San Vincenzo.
Nel 568 arrivano i Longobardi che lasceranno tracce incancellabili nella vita, nella cultura e nella lingua del territorio occupato che verrà chiamato “LONGOBARDIA”. Alcuni termini di origine longobarda sono spesso ricorrenti nel dialetto gorlese. Con l’arrivo dei Franchi il trapasso del potere longobardo non ha creato generalmente grossi traumi.
Nel 1046 il nome di Gorla Minore viene menzionato, per la prima volta, in un documento custodito presso l’ archivio di Stato di Milano e nel 1074 un giovane nobile di nome Aebertus, morendo, lascia alla chiesa molte sue terre fra cui alcune site in Gorla Minore.

Nei secoli successivi anche Gorla Minore è coinvolta nelle vicende socio- storico-politiche dell’ Italia: peste, fame, guerre, contrasti fra famiglie nobili, vedono i nostri antenati, umili contadini ,assistere più o meno da lontano allo scorrere degli eserciti e della Storia. Non sanno evidentemente dove sta il diritto o il sopruso, le ragioni politiche e militari … Una cosa hanno ben chiara e cioè che chi paga è sempre la povera gente.
Come per la tassa sul sale da cucina, promulgata dagli Spagnoli nel 1627 per far fronte alla spesa dell’ alloggiamento delle truppe, tassa applicata non  tanto in relazione al sale acquistato e consumato dalle famiglie, ma a quello teoricamente spettante alla comunità, in relazione agli abitanti presenti.
Dalla tassa sono esclusi i bambini di età inferiore ai sette anni, mentre le donne e i ragazzi tra i sette e i quattordici anni contano per “mezza bocca”.
Se i soldati non vengono pagati si trasformano in esattori ed esecutori di sequestri, rubando dalle case e dalle stalle, senza preoccuparsi di chi ha o non ha versato la quota a suo carico!

Una tragedia che forse non tutti conoscono avviene nel 1945, il 26 febbraio, quando una bomba ritrovata da alcuni bambini nel giardino del Collegio Femminile Gonzaga e portata nel cortile di Via Garibaldi, detto “a curti dul maréta”, scoppia ed un boato scuote tutto il paese.
A terra rimangono cinque piccoli: Valentina(14 anni) rimane uccisa sul colpo, Angelina e Giuseppina(7 anni) sono morenti, Michelino (4 anni) viene soccorso dal padre, ma morirà all’arrivo all’ ambulatorio comunale; sopravvive solo Costantina (7 anni) ma sui suoi occhi straziati è scesa per sempre la notte …
Una lapide sul muro, in via Garibaldi, ricorda questa tragedia.


Oggi Gorla Minore è profondamente diversa da quella che è emersa dalle antiche carte, impegnata a conservare le vestigia di una tradizione, di una cultura che vengono dall’anima dei suoi abitanti, uomini che vivono, lavorano, amano, soffrono, sperano sulle zolle di una terra la cui storia, piccola o grande, ognuno ha già dentro di sé.




Notizie tratte dal volume”GORLA MINORE-PROSPIANO  una storia nella Storia”di Peppo Ferri e Luigi Tovagliari - adattate da Nadia Belloni


Chi volesse conoscere in modo approfondito la storia di Gorla Minore può reperire il volume presso la Biblioteca Comunale



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